Buje (Buie)

Tra i vigneti di una splendida area collinare, tipica per lo scenario istriano, sorge Buie, l'antica romana Bullea. Nel passato fu feudo dei franchi ed entra nel patriarcato di Aquileia nel 1102, divenne poi di appartenenza veneziana, nel 1410.

Il centro storico di Buje ha mantenuto fino ai nostri giorni la sua forma di antico castelliere cintato da mura e la sua struttura medievale originale, con strette vie e pochi slarghi che conducono alla piazza principale.

Nella piazza centrale si alza il campanile di stile aquileiese della chiesa di San Servolo (Sv. Servul), costruita  nel Cinquecento sulle fondamenta di un tempio romano, del quale conserva frammenti, iscrizioni e colonne; all'interno si trovano alcune statue di legno appartenenti al periodo tra il XIV e XV secolo.

Sulla piazza principale di Buie si affaccia anche  un palazzo quattrocentesco in stile gotico fiorito con la facciata affrescata e la loggia cinquecentesca.

All'esterno delle mura la chiesa di Santa Maria (Sv. Marija), costruita nel quindicesimo secolo, conserva dello stesso periodo una statua lignea della Vergine e una Pietà. Alcuni dipinti di scene bibliche sono opera di Gaspare della Vecchi. Merita una visita anche il Museo Civico di Buje, che espone un'interessante raccolta di materiale etnografico e opere dell'artigianato locale.

I dintorni di Buje

A circa dieci chilometri a sud-est di Buie, sulla cima di una piccola, si trova il borgo medievale di Groznjan (Grisignana), un villaggio che Venezia acquistò nel 1358 dal barone Reiffenberg e che da allora divenne la sede amministrativa e militare della zona circostante.

Le originali strutture difensive oggi si limitano ad una torre, alcuni tratti di mura e due porte. All'interno della cinta muraria c'è la loggia del XVI secolo nella piazza centrale e la chiesa barocca dei Santi Vito e Marcello, con sontuosi altari e decorazioni di marmo.

Dopo la seconda guerra mondiale, gli abitanti della cittadina, quasi tutti italiani, abbandonarono Groznjan. Il villaggio è stato di recente restaurato, diventando la "Città degli Artisti": qui infatti numerosi artisti contemporanei lavorano ed espongono le proprie opere in cliverse gallerie e botteghe d'arte lungo le strette e lastricate vie dell'abitato. Durante l'estate la cittadina sfrutta molto bene le sue potenzialità turistiche, con concerti e manifestazioni della Gioventù musicale internazionale.