Cosa bere in Croazia

I croati, come ad ogni altro popolo, piace bere, tanto che i vari momenti della giornata sono abitualmente scanditi da pause e soste nei vari esercizi. Quando il croato beve, normalmente preferisce bevande alcoliche: ne è esempio l'usanza locale di far precedere il pasto principale, pranzo o cena che sia, da un buon bicchierino di brandy.

La varietà di bevande e liquori spazia comunque a tutto campo, con un'offerta capace di soddisfare gusti e aspettative sia degli astemi sia dei più esigenti, che, oltretutto, potranno stare del tutto tranquilli circa l'assoluta genuinità delle bevande proposte. Di seguito sono indicati i prodotti tipicamente croati, ma va ricordato che si possono trovare anche marche ed etichette di importazione.

Caffè

La bevanda per eccellenza, il caffè (kava) come in Italia viene servito molto forte e ristretto, in tazze piccole. Chi non ama un caffè con queste caratteristiche può comunque aggiungere un po' di latte o ordinare un cappuccino. Un'esperienza per molti nuova è quella di gustare, almeno una volta, un caffè alla turca, ottenuto miscelando alla bevanda vera e propria i fondi e perciò anch'esso molto folte.

Birra

Un'altra bevanda molto diffusa nei caffè e nei bar è la birra (pivo), servita freddissima. Ne sono diverse marche locali conosciute ma ovviamente si possono trovare anche tutte le birre internazionali più conosciute, anche se il loro prezzo è leggermente più  elevato rispetto alle birre locali.

Vini

La Croazia è anche terra vinicola, per cui non è raro sorseggiare vino - la parola è la stessa - nei vari momenti della giornata. La produzione è molto varia, anche se non di qualità eccelsa, con vini che sono sempre di buon corpo. Dal Quarnaro vengono la Zlahtina di Vrnbik sull'isola di Krk, il Cabernet di Porec e il Teran di Buzet; la Dalmazia è nota per il Posèp e il Grk di Korcula, il Dingac e il Postup della penisola di Peljesac, il Plavac dell'isola di Brac. Molto diffuso è anche il prosecco, vino dolce da dessert.

Superalcoolici

Ricca è la varietà degli alcolici e dei superalcolici, vista la predilezione dei croati per le bevande forti. Per quanto riguarda le grappe, si spazi a dalla sljivovica, acqua vite a base di prugne diffusa ovunque nel paese, ma originaria della Slavonia, alla loza, grappa di vinacce ad alta gradazione, alla trauarica, grappa a base di erbe. Fra gli altri alcolici sono da ricordare il vinjak, un cognac, il pelinkovac, liquore a base di erbe, e il marashino, liquore di Zadar preparato appunto con ciliegie marasche.

Acqua minerale, bibite e succhi di frutta

Anche agli astemi croati augureranno il proprio zivjeli (salute). Infatti, chi non ama gli alcolici potrà trovare in tutti i bar e caffè un'ampia scelta di succhi di frutta, bibite e bevande gassate di marchi universalmente noti. Le due marche di acqua minerale più diffuse in Croazia sono la Studena e la jamnica, ma si trovano anche altre moltissime marche di acque minerale di importazione.

Usanze: il bere come modo di socializzare

Bar e caffè non rappresentano soltanto luoghi dove sostare per rifocillarsi nelle varie ore della giornata, ma, in linea con una tradizione diffusa nell'area mitteleuropea e in quella mediterranea, rappresentano anche e soprattutto un luogo di aggregazione e di socializzazione, parte delle usanze tradizionali. Nulla di meglio, dunque, che una sosta in uno di questi posti per cercare di vedere e magari comunicare con la gente ciel posto, perchè è anche in questo modo, cioè condividendo il quotidiano, che si coglie il modo di vivere di un popolo.
 
In Croazia si ama bere, come dimostra l'uso tipico della regione della Slavonia di gustare il vino in compagnia. Il rito, perché come tale va definito, appartiene alla tradizione e attesta il valore socializzare del bere insieme, ma è consigliato solo a chi regge bene l'alcol.

Si inizia con una prima fase di attesa del bere, la Docekusa; prosegue poi
con la Razgovorusa, durante la quale si chiacchiera in compagnia sorseggiando almeno sette bicchieri, e si conclude infine con la Putnicka, riservata al commiato finale, durante la quale andrebbero vuotati almeno undici bicchieri prima di lasciarsi.

Dove bere

Gli esercizi che servono bevande appartengono a diverse tipologie, per cui può essere utile una nomenclatura di base. L'equivalente del nostro caffè è la kavana, mentre un locale orientato prevalentemente al servizio di birra è la piunica. I vini si degustano invece in una pec, o cantina. Nei centri più grandi si può bere un bicchiere, magari accompagnato da uno spuntino, nei bife, la versione croata degli snack-bar.

In ogni caso, non esistono affatto rigide discriminazioni tra tipi di bevande servite in un pubblico esercizio piuttosto che in un altro. I bar aprono molto presto e chiudono tardi, di solito intorno alle 23, ma anche oltre, durante i mesi estivi. Spesso ci si può dissetare presso una slasticarna (pasticceria).

A quest'ultimo proposito va anzi ricordato che gli stretti legami con la tradizione gastronomica austriaca, e viennese in particolare, permettono la produzione di squisite torte e dolci in genere, così come di un ottimo sladoled (gelato), che non fa rimpiangere il gusto della buona gelateria italiana.

La ristorazione in Croazia