L'economia della Croazia

Nelle città maggiori si sono concentrate le attività manifatturiere, che occupano il 20% della popolazione. Anche il terziario in via di riorganizzazione dè occupazione a un numero crescente di acldetti, al pari del turismo che ha ripreso a funzionare a pieno, dopo un decennio di crisi: vi è impegnato il 7% della popolazione.

Ha ripreso vigore anche la pesca, legata in particolare alla presenza di migliaia di turisti, che gradiscono questo alimento; si è molto sviluppata la mitilicoltura, in particolare lungo il canale di Leme e attorno a Stono La privatizzazione di gran parte dei terreni agricoli, grazie all'introduzione di moderni macchinari e a una razionalizza zio ne delle colture, ha ridotto il numero degli addetti. Hanno ripreso vigore invece la produzione di frutta e di uva da vino, la cui qualità è in via di miglioramento.

La necessità di ricostruire edifici pubblici e privati danneggiati durante gli ultimi conflitti e anche un maggior benessere promosso dal turismo tiene alto il numero degli addetti all'edilizia, interessando il 7% della forza lavoro. Nonostante l'innalzamento della qualità della vita di gran pane della popolazione, la piaga della disoccupazione resta ancora a livelli elevati.

La Croazia è riuscita a superare i suoi problemi occupazionali con l'adesione all'Unione Europea, avvenuta nel 2005, mettendo a disposizione terre, energia e forza lavoro a costi competitivi. La realizzazione del sistema viario moderno con la costruzione di autostrade e l'ammodernamento del sistema ferroviario, la presenza di un sistema portuale efficiente possono contribuire a risolvere i problemi occupazionali.

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